Fallen e Twilight sono infatti spaventosamente simili, sia nella tipologia di riprese che nella fotografia e anche nei costumi (come è già ben visibile dal confronto delle locandine qua sopra): guardare Fallen o Twilight è la stessa cosa, l’unica differenza è che nel secondo avevamo un vampiro maledetto, nel primo invece un angelo maledetto.
Un angelo che non ha scelto con chi schierarsi tra Inferno e Paradiso e che quindi è costretto a vivere sulla Terra. Non potendo rimanere solo, sono stati lasciati sulla Terra altri angeli caduti, che, come lui, non hanno scelto con chi schierarsi. Peccato che se anche scegliessero dopo, cosa che puntualmente faranno tanto per dare corpo alla narrazione e creare due fazioni, non possono accedere all’Inferno o al Paradiso, ma devono aspettare la scelta dell’angelo caduto.
Naturalmente l’angelo caduto numero uno (il figo con addominali scolpiti di turno) cerca qualcosa per poter decidere e che cosa potrebbe essere? Quello che noi umani chiamiamo “amore” e lo trova in una ragazza di 17 anni (età non casuale, visto il target del film). Tuttavia c’è una maledizione (fantasia portami via), ovvero: ogni volta che la bacia lei muore e tutto ricomincia, visto che l’anima si reincarna, ma stavolta è diverso. Lei, non essendo battezzata, se muore non si può reincarnare, quindi invece di farla battezzare, bisogna stare attenti a non farla uccidere (i buchi di trama sono enormi).
Fallen è un’operazione commerciale tipo Twilight, che cerca di spremere il target di riferimento adolescenziale in cerca di una storia d’amore fantastica e travagliata. Trama più stupida non potrebbe essere scritta e il no sense è diffuso, questo perchè si voleva cavalcare l’onda.
In sostanza il film è un copia e incolla di Twilight. Come in Twilight abbiamo due antagonisti, come in Twilight abbiamo gli esseri fantasy e come in Twilight troviamo la diciassettenne in cerca di amore vero.
Insomma Fallen, come il libro, è un plagio. Se avete visto Twilight è inutile guardare Fallen, basta sostituire mentalmente al vampiro l’angelo.
Angel