L’Ascension – commedia francese tratta da una storia vera…

Ascensione (titolo originale L’Ascension) è un film francese del 2017 che prende spunto dalla storia vera del giornalista franco-algerino Nadir Dendoune, autore del romanzo Un tocard sur le toit du monde.
Egli, senza preparazione, riuscì nella folle impresa di scalare la montagna più alta del mondo l’Everest e tornare incolume a casa.
Questo film però non parla di Dendoune (foto a destra), che ricordiamo essere algerino, ma di un immaginario francese di origini senegalesi, Samy Diakhaté (interpretato da Ahmed Sylla, foto a sinistra), che è anch’esso il primo della sua nazionalità a intraprendere la folle scalata alla montagna più alta del mondo.

L’Ascension non è un lungometraggio biografico come il libro, ma un riadattamento romanzato di una storia vera. Il film ritrova tra gli sceneggiatori lo stesso Dendoune insieme ad Olivier Ducray, mentre è della produttrice Laurence Lascary l’idea di adattare il libro Un tocard sur le toit du monde facendolo diventare una commedia cinematografica.

Samy Diakhaté vuole conquistare la donna che ama, Nadia, interpretata da Alice Belaïdi, dopo una lunga discussione con la ragazza che lo crede non realmente innamorato di lei e di non serie intenzioni. La stessa lo sfida a dimostrare se sia seriamente interessato al punto di rischiare la vita nello scalare il tetto del mondo. Il ragazzo un po’ ingenuo, un po’ guascone, ma sicuramente innamorato di Nadia, non se lo fa ripetere due volte; trova degli sponsor sgangherati e parte alla volta dell’Himalaya per raggiungere quota 8.848 m senza alcuna preparazione, in un’avventura che lo porterà a conoscere compagni di viaggio speciali, tra cui lo sherpa Johnny (interpretato da Umesh Tamang), e ad una sorta di velata crescita interiore. Il regista Ludovic Bernard (che tra le altre cose ha contribuito a pellicole come Taken 2, 3 e Lucy) comunque mantiene il nucleo centrale del film sulla commedia e sull’amore del protagonista per una donna che dubitando della sincerità di Samy nelle gesta indossa inizialmente una maschera di indifferenza e diffidenza che però, man mano l’avventura del giovane diventa più seria, cade e mostra il suo vero volto preoccupato e forse pentito per la sfida lanciatagli.

Il vero Nadir Dendoune fece quel gesto per altri motivi essendo un uomo di cultura e di penna, al contrario del giovane rappresentato nella pellicola. Il suo gesto voleva essere un messaggio principalmente politico alla Francia, dimostrando che gli abitanti del dipartimento 93 (Seine-Saint-Denis), famosi per cose poco edificanti, potessero esprimere un qualcosa di positivo, fatto che tra l’altro viene ripreso dal film edulcorato con la vicenda d’amore per Nadia.
Nadir Dendoune volle a tutti i costi rimarcare il messaggio “Rendre fier le 93”, inserendolo anche nella sceneggiatura del film, e riguardo ai suoi compagni d’avventura si è espresso così in occasione dell’anteprima a Stains:

Da parte degli alpinisti ho sentito un vero disprezzo per la mia classe sociale. E tutto il disprezzo che ho patito in Francia mi è tornato in mente. È la rabbia che mi ha fatto raggiungere la vetta.

Il film di Ludovic Bernard risulta leggero, godibile, con un Ahmed Sylla spumeggiante e simpatico. Man mano le vicende della trama si protraggono lo spettatore è portato a fare il tifo per il suo personaggio. La fotografia è suggestiva quanto semplice con scenari mozzafiato che riprendono l’Himalaya.
L’Ascension è una bella commedia romantica con nascosto un messaggio sociale, ben interpretato. Ne consiglio la visione con il/la proprio/a partner.

Angel

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